Aste immobiliari, valida l’offerta inferiore al prezzo base

Aste immobiliari, valida l’offerta inferiore al prezzo base

  • Icona data inserimento news 16 luglio 2018

Al Tribunale di Spoleto con il giudice Salcerini procedono con successo le aste telematiche. L’intervento dello Studio Galvani- Mangiapane- Mattei di Perugia


 

Il Tribunale di Spoleto continua ad attuare con successo le vendite degli immobili sottoposti a secuzione forzata mediante il nuovo sistema delle aste telematiche. La digitalizzazione delle procedure è ormai un bene acquisito. I delegati alle vendite mettono in atto le nuove procedure secondo le disposizioni del giudice Simone Salcerini. Dunque, in Tribunale è iniziata una nuova era, quella digitale. A ciò si accompagnano le tante novità normative introdotte di recente. Lo Studio Galvani- Mangiapane- Mattei di Perugia, con avvocati e dottori commercialisti associati, spiega la possibilità di partecipare all‘acquisto presentando un‘offerta inferiore al prezzo base. Ecco il loro intervento: “Da qualche anno a questa parte, e più precisamente dall’estate del 2015, la partecipazione ad un’asta immobiliare avviene con nuove regole che possono permettere l’aggiudicazione del bene, in presenza di un’unica offerta, anche ad un prezzo inferiore rispetto a quello indicato nel bando. La novità normativa non pregiudica comunque la possibilità che si realizzi un maggior prezzo in sede di gara, quando alla stessa partecipino almeno due soggetti interessati

LA NOVITÀ NORMATIVA NON PREGIUDICA LA POSSIBILITÀ CHE SI REALIZZI UN MAGGIOR PREZZO IN SEDE DI GARA

Il testo di legge

“Il testo novellato dell’art. 571 del Codice di procedura civile prevede - continua lo Studio - adesso, infatti, che “L‘offerta non è effi cace (…) se è inferiore di oltre un quarto al prezzo stabilito nell’ordinanza o se l‘offerente non presta cauzione, con le modalità stabilite nell‘ordinanza di vendita, in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto”.

Le condizioni per la validità

In altre parole, è sufficiente che un’offerta, per essere valida, sia almeno pari al 75% del prezzo base fi ssato nell’avviso di vendita e che sia accompagnata dalla cauzione del 10% del prezzo offerto. Nel caso di unica offerta, tuttavia, sarà sempre il professionista delegato alla vendita a valutare se assegnare il bene a quel prezzo, qualora ritenga che non vi sia seria possibilità di realizzare un prezzo superiore con una nuova vendita, e non siano comunque ervenute istanze di assegnazione. Più in particolare, nella pratica, si giungerà all’aggiudicazione nel caso di tentativo di vendita che segue precedenti esperimenti andati deserti, oppure qualora il custode o il delegato siano certi dell’inesistenza di altre concrete manifestazioni di interesse

all’acquisto (per esempio nessun altro ha richiesto di visitare l’immobile o ha assunto informazioni al riguardo). Viceversa, il delegato potrebbe non accettare l’offerta e indire un nuovo esperimento qualora sia stata, per esempio, presentata un’altra offerta non ritenuta valida per vizi nella domanda di partecipazione (pervenuta fuori termine o carente di un elemento essenziale) che lascerebbe chiaramente intravedere la possibilità di realizzare un maggior prezzo in caso di nuova gara.

Quando scatta la gara al rialzo

Nell’eventualità, invece, che oltre ad un’offerta inferiore al prezzo base, pervengano una o più offerte valide, concorrenti per il medesimo lotto – indifferentemente superiori, pari o inferiori al prezzo base ma non al suo 75% - l’aggiudicazione non avverrà automaticamente all’offerta più elevata, ma si effettuerà una gara al rialzo, in modo da creare una competizione tra i partecipanti. La gara sarà gestita dallo stesso professionista delegato, nella riunione prevista per l’apertura delle buste, secondo le condizioni previste dal bando, partendo dalla base di prezzo individuata dalla maggiore delle offerte valide.

A tale gara parteciperà anche colui che avesse presentato l’offerta almeno pari al 75% del prezzo base, il quale potrà effettuare i rilanci e concorrere alla determinazione del maggior prezzo, sino a che il proprio budget gli consenta di restare in gara. Risulta quindi di evidente utilità per il potenziale acquirente conoscere “le regole del gioco” dettate dalla normativa di riferimento; può costituire, infatti, una buona strategia presentare un’offerta pari al 75% del prezzo base e presenziare all’apertura delle buste, non costituendo quell’offerta una preclusione all’eventuale partecipazione alla fase competitiva

che dovesse verifi carsi per la presenza di più offerte valide. In tal caso il prezzo di aggiudicazione si formerà all’esito della gara tra i partecipanti, in base all’ultimo rilancio. “

 

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