Il Messaggero 26 aprile 2020 - Viterbo, il Tribunale non si ferma - Misure per le procedure esecutive e concorsuali. La Presidente Covelli: nel periodo di emergenza sanitaria per i processi civili udienze telematiche, in sicurezza le persone coinvolte

Il Messaggero 26 aprile 2020 - Viterbo, il Tribunale non si ferma - Misure per le procedure esecutive e concorsuali. La Presidente Covelli: nel periodo di emergenza sanitaria per i processi civili udienze telematiche, in sicurezza le persone coinvolte

  • Icona data inserimento news 1 luglio 2020

Il giudice Geraci: Iniezione di liquidità. Massima priorità alla distribuzione delle somme ricavate nelle procedure concorsuali ed esecutive. Liquidazione dei compensi ai professionisti. Rinvii smart per le udienze


I l coronavirus ha confinato in casa gli italiani e gran parte della popolazione mondiale. La diffusione dell’epidemia ha cambiato la vita di tutti noi e sta mettendo in ginocchio l’economia del Paese, ma non ha cancellato le buone prassi. Il Tribunale di Viterbo non si è fermato: nonostante la pandemia ha varato un grande piano per gestire una serie di attività, fuori udienza, con uno specifico riferimento alle Esecuzioni immobiliari e alle Procedure concorsuali. Si tratta di settori particolarmente importanti in quanto afferenti alla gestione della crisi che sta colpendo le famiglie e le imprese. Obiettivo: 1) attutire gli effetti negativi del lockdown; 2) potenziare il ruolo del Custode quale referente del debitore e dei possibili offerenti; 3) incrementare le attività che si possono svolgere fuori udienza; 3) evitare l’accumulo di pratiche mediante lo smart- working; 4) liberare le somme ricavate dalle vendite giudiziarie dando così sostegno all’economia, attraversata dalla crisi più grave dal dopoguerra ad oggi; 5) posticipare a dopo l’estate le vendite immobiliari evitando traumi alle famiglie nel corso dell’emergenza sanitaria; 6) rinviare in modo ragionato le udienze, calendarizzare dando priorità ai fascicoli di più rapida definizione; 7) udienze telematiche nel periodo di emergenza per i processi civili.

Con l’emergenza udienze telematiche

Per effetto del decreto sull’emergenza epidemiologica, in tutta Italia gli Uffici giudiziari si sono dovuti parzialmente fermare, hanno avuto un primo stop dal 9 marzo al 22 aprile, seguito da una seconda proroga al 31 maggio e da una terza al 30 giugno. Nel rispetto delle condizioni di sicurezza sanitaria e distanziamento sociale, sono stati comunque ininterrottamente garantiti i procedimenti più urgenti. Il lockdown ha fermato tuttavia numerosi processi e le aule sono ancora deserte. Ma il Tribunale di Viterbo prosegue con le udienze telematiche nel periodo di emergenza sanitaria al fine di trattare comunque il maggior numero di cause mettendo però in sicurezza le persone coinvolte: personale amministrativo, avvocati, parti. È stato stipulato un protocollo tra la Presidente del Tribunale, Maria Rosaria Covelli e il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Marco Prosperoni. Le udienze si terranno mediante l’utilizzo di applicativi informatici che consentiranno di svolgere le udienze, sostituendole con la trattazione scritta attraverso lo scambio di note tra avvocati, ovvero da remoto con il collegamento a distanza tra Giudici, Avvocati e Parti.

La Presidente del Tribunale Maria Rosaria Covelli

DA MAGGIO UDIENZE TELEMATICHE. DA GIUGNO UDIENZE PER LA DISTRIBUZIONE DELLE SOMME RICAVATE NELLE PROCEDURE ESECUTIVE. VENDITE DEGLI IMMOBILI RINVIATE A DOPO L’ESTATE

Ancora non si sa quando i Tribunali potranno tornare a funzionare a pieno regime, molto dipenderà dall’andamento dell’epidemia, ma a Viterbo il Tribunale ha provveduto ad una immediata riorganizzazione della operatività dell’ufficio. La Presidente Covelli ha previsto una sezione del sito internet specificatamente dedicata ai provvedimenti adottati in relazione all’emergenza epidemiologica così da limitare la richiesta di informazioni presso gli uffici. È stato stabilito un costante contatto con l’autorità sanitaria locale al fine di adottare le necessarie misure di precauzione volte a contenere il rischio sanitario. Particolarmente intensa anche l’attività svolta dalla Presidente di concerto con l’Ordine degli Avvocati. In meno di un mese dall’inizio del lockdown è stato siglato un protocollo con l’ordine degli avvocati, dando concreta attuazione alle delibere del Consiglio Superiore della Magistratura. La Presidente ha dedicato una particolare attenzione al settore della crisi di impresa nonché alle procedure esecutive, così da mitigare gli effetti della sospensione delle udienze ed evitare che alla ripresa ci sia un ingolfamento provocato dall’accumulo delle procedure. Di concerto con il Giudice Delegato alle procedure concorsuali e della esecuzione sono state dettate apposite linee guida in un settore quanto mai delicato, con riflessi diretti sull’economia, come già evidenziò il Csm in una delibera del 2017, cui ne sono seguiti altre. E proprio in considerazione dell’emergenza la Presidente Covelli ha disposto che «saranno sospese le attività di liberazione degli immobili fino al 30 giugno, salvo rilasci spontanei; mentre non saranno sospese le attività di liberazione per gli immobili aggiudicati, salvo che il rilascio non possa avvenire in situazioni di sicurezza sanitaria». La Presidente Covelli ha inoltre disposto la «sospensione degli accessi di custode e stimatore presso gli immobili staggiti, salvo esigenze indifferibili» sollecitando i professionisti delegati a redigere i verbali di rinvio delle udienze fissate a giugno al periodo di settembre- ottobre, in modo da calendarizzare subito le nuove udienze.

Il giudice delle Esecuzioni Antonino Geraci

Le procedure concorsuali ed esecutive non possono e non devono fermarsi. «Per supportare l’economia e dare ristoro ai creditori siamo pronti ad effettuare in tempi brevissimi i riparti delle somme già incassate dalle procedure», spiega il dottor Antonino Geraci, Giudice delegato alle procedure concorsuali e della esecuzione immobiliare. «La gestione delle procedure concorsuali ed esecutive non si ferma – continua il giudice Geraci – con la distribuzione del ricavato delle vendite effettuate possiamo attribuire agli aventi diritto le somme giacenti sui conti delle procedure presso il Tribunale. ». Si tratta di denaro di pertinenza di banche, enti pubblici, aziende, privati. «È necessario rimodulare le priorità in ragione dell’emergenza sanitaria in corso», prosegue Geraci. Ad esempio, in questo momento difficile possono essere differite le sole vendite, dando priorità all’emissione telematica dei decreti di trasferimento relativi ai numerosi immobili già alienati mediante procedure coattive.

Trend positivo nelle aggiudicazioni

L’adozione di buone prassi ha infatti comportato un trend positivo nelle aggiudicazioni degli immobili. Durante il lock- down, sono stati emanati oltre 35 decreti di trasferimento consentendo così di proseguire con le relative operazioni di riparto. Tale liquidità può essere ora iniettata nel sistema economico stimolando la ripresa delle attività. In questo particolare momento storico, invece, l’accesso agli immobili potrebbe costituire un rischio sanitario per i possibili acquirenti e per gli stessi debitori esecutati. È dunque opportuno rinviare temporaneamente le vendite giudiziarie. In una prospettiva di medio periodo sarà certamente utile valorizzare il percorso già avviato dal Tribunale di Viterbo mediante l’inaugurazione della “Sala Aste Telematiche”, afferma Geraci. Gli esperimenti di vendita telematici, infatti, evitano l’accesso degli offerenti e delle parti presso gli uffici giudiziari. Al fine di garantire una ripresa completa delle attività non sono sospese le attività di stima degli immobili. È previsto infatti che gli esperti stimatori proseguano sino a giugno la raccolta della documentazione utile e necessaria alla stima, posticipando a luglio il solo accesso all’immobile staggito. Già dall’8 marzo, inoltre, Il Giudice delegato alle procedure concorsuali e della esecuzione, dott. Antonino Geraci ha invitato i propri ausiliari a «valorizzare le attività espletabili fuori udienza, ad esempio: relazioni periodiche, rendiconti, minute dei decreti di trasferimento e documentazione di supporto da depositare in formato digitale».

Opposizioni ex artt. 615, 617, 619

«È importante consentire anche in questo periodo al debitore esecutato la possibilità di reagire in caso di vizi afferenti alla esecuzione avviata nei suoi confronti. Analogo diritto – continua il giudice Geraci – deve essere garantito al ceto creditorio avverso comportamenti dilatori del debitore. Per questo motivo, le opposizioni alle esecuzioni verranno regolarmente trattate in forma scritta già dall’11 maggio. Tale modalità operativa è disciplinata dal Protocollo sottoscritto dalla Presidente Covelli ed il locale ordine forense.

Linee operative per istanze di conversione

È importante favorire l’adempimento spontaneo del debitore. Verranno quindi prontamente evase le istanze di conversione del pignoramento. Si tratta infatti di un istituto che consente al debitore esecutato di scongiurare la vendita dell’immobile mediante il versamento di 1/6 dell’importo precettato. Successivamente si potrà corrispondere a rate il restante importo dovuto». Per le rateizzazioni già concesse dal Giudice si prevede espressamente, in virtù delle recenti disposizioni di legge, la sospensione dei pagamenti nel periodo dal 9 marzo all’11 maggio 2020.

Ruolo strategico del custode giudiziario

Poi il giudice Geraci ha messo in luce l’importanza del custode giudiziario: «Il custode rappresenta in questo momento il punto di collegamento tra il Tribunale, gli offerenti ed il debitore esecutato. Ogni Custode – osserva il giudice Geraci – è stato invitato a monitorare le proprie procedure esecutive fornendo informazioni ai possibili offerenti ed al debitore esecutato. A tal fine i Custodi provvedono, ad esempio, a pubblicare sul sito del Tribunale le date di rinvio degli esprimenti di vendita. Il custode continuerà a svolgere tutte le attività che siano compatibili con modalità telematiche o da remoto, o comunque tramite attività on- line (versamento su conti correnti, istanze al Giudice dell’esecuzione, interlocuzione con le parti, controllo della documentazione, et similia…)». Invece, gli accessi presso l’immobile pignorato sono sospesi sino al giugno prossimo, ad eccezione delle seguenti ipotesi: a) pericolo di danni a persone o a cose derivanti dal cespite pignorato, di cui si abbia contezza o notizia verosimile (anche attraverso denunce, istanze di condomini, verbali dell’autorità giudiziaria, ordinanze sindacali); b) verosimile attività di danneggiamento alla consistenza materiale del cespite ad opera degli occupanti. In questi casi il custode informerà prontamente il Giudice dell’Esecuzione.

Così il rinvio delle vendite telematiche

«Il Professionista delegato – conclude il giudice Geraci – provvederà a redigere il verbale in modalità esclusivamente telematica individuando da remoto le cauzioni versate».

FINO AL 30 GIUGNO SOSPESA LA LIBERAZIONE DEGLI IMMOBILI, SI PROCEDE SOLO PER QUELLI AGGIUDICATI PURCHÉ NON MANCHINO LE GARANZIE DI SICUREZZA SANITARIA

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