Il Messaggero 24.05.2020  2° parte- Civitavecchia, liberazioni rinviate a novembre - Al Tribunale di Civitavecchia il ritorno alla normalità è previsto per la fine dell’autunno, come in altre sedi. Anche a Velletri attività molto rallentata in questi mesi

Il Messaggero 24. 05. 2020 2° parte- Civitavecchia, liberazioni rinviate a novembre - Al Tribunale di Civitavecchia il ritorno alla normalità è previsto per la fine dell’autunno, come in altre sedi. Anche a Velletri attività molto rallentata in questi mesi

  • Icona data inserimento news 1 luglio 2020

Il presidente Vigorito: nelle esecuzioni immobiliari previsto uno slittamento di sei mesi anche per le vendite. Velletri, il presidente Lambertucci: torniamo subito ad occuparci della materia che riguarda la famiglia


LE NOVITÀ

L’Italia sta affrontando la fase due, la più delicata. La diffusione dell’epidemia ha stravolto ogni settore della società e ha colpito anche il sistema Giustizia. Ma i Tribunali, in realtà, non si sono mai del tutto fermati. Lo stop è stato parziale perché le attività urgenti e non rinviabili sono sempre state garantite. Non solo. I Tribunali hanno dato prova del fatto che “le buone prassi” non soltanto sono preziose, ma possono servire a contenere i danni provocati da situazioni di grave emergenza. I Tribunali di Roma, Viterbo, Tivoli, Civitavecchia e Velletri, di cui ci occupiamo in queste pagine, hanno varato provvedimenti in tempo reale per affrontare l’emergenza sanitaria e per fornire linee guida a tutti gli Uffici.

Provvedimenti contro l’emergenza

Sono stati varati piani per gestire una serie di attività, a cominciare da quelle “fuori udienza”. Provvedimenti ad hoc hanno riguardato le Esecuzioni immobiliari e le Procedure concorsuali, temi delicatissimi e con risvolti economici e sociali molto importanti, considerando anche che la crisi ha messo in difficoltà famiglie e imprese. Con particolare riguardo alle Esecuzioni immobiliari, i Tribunali si sono posti una serie di obiettivi, che possiamo schematicamente riassumere così: 1) attutire gli effetti negativi del lockdown, nella fase di chiusura quasi totale; 2) potenziare il ruolo del custode; 3) incrementare le attività che si possono svolgere fuori udienza; 4) evitare l’accumulo di pratiche mediante lo smart- working; 5) liberare le somme ricavate dalle vendite giudiziarie dando così sostegno all’economia, attraversata dalla crisi più grave dal dopoguerra ad oggi; 6) posticipare a dopo l’estate le vendite immobiliari evitando traumi alle famiglie nel corso dell’emergenza sanitaria; 7) rinviare in modo ragionato le udienze, calendarizzando e dando priorità ai fascicoli di più rapida definizione; 8) svolgere quando possibile udienze telematiche per i processi civili.

ANCHE A CIVITAVECCHIA LA RIPRESA SARÀ PROGRESSIVA, MA SI TORNERÀ A REGIME IN POCO TEMPO. SONO STATE ANTICIPATE TUTTE LE OPERAZIONI CHE SI POTEVANO SVOLGERE FUORI UDIENZA

L’articolo 54 ter della legge n. 27

Il rinvio delle vendite per altro è stato di recente sancito dall’introduzione dell’art. 54 ter, legge n. 27, rubricato come “Sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa” del debitore. Provvedimento valido in tutto il territorio nazionale, durerà sei mesi, a decorrere dalla data di entrata in vigore. Ma ora affrontiamo più da vicino i provvedimenti emanati per i territori di Civitavecchia e Velletri. Il Tribunale di Civitavecchia ha disposto il prolungamento dei termini per la liberazione degli immobili e per le vendite nelle procedure esecutive immobiliari. In proposito, il Presidente del Tribunale Francesco Vigorito e i giudici dell’esecuzione hanno emanato il 12 maggio una circolare integrativa del provvedimento di carattere generale emesso il 30 aprile, contenente le linee guida per lo svolgimento delle attività degli ausiliari nel periodo 12 maggio 2020 - 1 settembre 2020.

Presidente Vigorito Tribunale di Civitavecchia

Qualora al custode o professionista delegato – si legge nella circolare integrativa – in una delle procedure esecutive immobiliari allo stesso assegnate, sulla base dell’ultimo accesso effettuato o da successivi contatti con il debitore o terzi, risulti che alla data del 30 aprile 2020 (data di entrata in vigore dell’art. 54 ter legge 27/2020) l’immobile pignorato costituiva l’abitazione principale del debitore: a. in parziale deroga a quanto stabilito dal punto 5 della suddetta circolare, denominato “attività di liberazione”, riprenderà l’attuazione delle attività di liberazione a decorrere dal 1 novembre 2020; b. in parziale deroga a quanto stabilito al punto 7 della richiamata circolare denominato “vendite fissate nel periodo 12 maggio – 1 settembre 2020 nelle procedure esecutive immobiliari”, provvederà a differire l’esperimento di vendita revocato a data successiva al 30 ottobre 2020. Si rappresenta che la sospensione disposta dall’art. 54 ter l 27/2020 non ha alcuna incidenza sulla fase distributiva, successiva alla sottoscrizione del decreto di trasferimento, in quanto conclusa la fase liquidatoria la procedura esecutiva non ha più ad oggetto l’abitazione principale del debitore ed esula dall’ambito di applicazione della norma richiamata. Pertanto i professionisti delegati dovranno tenere regolarmente le udienze di distribuzione secondo quanto disposto dall’art 11 della circolare dei giudici delle esecuzioni del 30 aprile 2020”. In tutti i Tribunali le vendite giudiziarie degli immobili riprenderanno dopo il 30 ottobre. In molti casi nei Tribunali le sospensioni delle esecuzioni sono iniziate anche prima del Decreto legge “CuraItalia”, trascorsi sei- sette mesi di fermo ci sarà un ingolfamento di procedure. Come affronterete questa situazione? Ci sarà un rallentamento, è inevitabile – osserva il presidente del Tribunale di Civitavecchia Vigorito – La ripresa sarà progressiva, ma si tornerà a regime in poco tempo. Molte operazioni che si potevano svolgere fuori udienza sono state fatte, via via ricominceremo ad utilizzare gli ambienti giudiziari, in sicurezza, quello è il problema di fondo. Intanto, si va avanti a pieno ritmo con le udienze per approvare i piani riparto, secondo le indicazioni date dai giudici delle Esecuzioni. Presidente Vigorito, l’art. 54 ter è stato introdotto nella legge per motivazioni di carattere sociale? No, quella norma nasce da esigenze di tipo sanitario, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, per evitare contagi in difesa della salute. Poi, di riflesso, il provvedimento reca dei vantaggi anche al debitore, che in questa fase emergenziale si trova certamente in una situazione più difficile.

Presidente Lambertucci Tribunale di Velletri

Anche il Presidente del Tribunale di Velletri Mauro Lambertucci ha messo a punto tutta una serie di misure per fare fronte all’emergenza sanitaria: “Per le esecuzioni – spiega il Presidente – tutto ruota attorno all’art. 54 ter della legge del 24 aprile scorso: il rinvio di sei mesi per le esecuzioni immobiliari segna un punto fermo, molto netto e i margini di manovra non ci sono, anche se c’è ancora da fare luce su alcuni aspetti. Gli accertamenti catastali, ad esempio: si possono fare? Probabilmente sì ma serve ancora un po’ di chiarezza”. Per l’attività del Tribunale di Velletri il provvedimento centrale è diventata la circolare numero 7 che ha prorogato dal 30 giugno fino al 31 luglio la disciplina dei procedimenti da tenere fino a tale data e con la quale è stata estesa la possibilità di trattazione dei provvedimenti in materia di famiglia in cui vi sia già l’accordo tra le parti: più precisamente i procedimenti per separazione consensuale, i divorzi congiunti, le modifiche concordate nelle separazioni coniugali o nei divorzi. Per quest’ultima tipologia di procedimenti l’udienza dovrà essere però esclusivamente a “trattazione scritta” cioè senza la presenza delle parti e dei loro difensori. Qualora un difensore chieda la trattazione della causa nei modi ordinari, l’udienza potrà essere rinviata a data successiva al 31 luglio per ragioni di sicurezza sanitaria. È inoltre in cantiere una prossima circolare (la numero 8) con la quale sarà autorizzata la trattazione dei procedimenti in materia di esecuzioni mobiliari (pignoramenti presso terzi), ma sempre e soltanto nella forma dell’udienza cosiddetta a trattazione scritta o cartolare che dir si voglia. L’obiettivo è sempre quello di evitare al massimo, per ragioni sanitarie, la presenza delle persone.

A VELLETRI PREVISTA PER LE UDIENZE IN MATERIA DI FAMIGLIA LA TRATTAZIONE ESCLUSIVA SOTTO FORMA SCRITTA, SENZA LA PRESENZA DELLE PARTI E DEI DIFENSORI

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