Il commercialista Marco Locci: riprendono dopo il 1° settembre tutte le procedure esecutive, ad eccezione di quelle relative all’abitazione principale del debitore e dei familiari conviventi sospese fino al 29 ottobre

L’ attenuarsi dell’epidemia di Coronavirus dovuta alle misure emergenziali adottate dal governo con quasi due mesi di lockdown sta consentendo ora all’Italia di rimettersi progressivamente in moto: la ripresa delle attività riguarda ogni settore, compreso quello giudiziario. Il Tribunale di Spoleto ha ininterrottamente garantito i procedimenti più urgenti e ora è pronto a far ripartite anche le aste immobiliari, sempre sotto la guida del giudice Simone Salcerini. È stato già fissato il calendario delle vendite giudiziarie, che prevede a luglio dieci appuntamenti. Tutto, naturalmente, nel rispetto delle esigenze di sicurezza sanitaria: l’accesso alla sala aste sarà consentito al solo offerente accompagnato dal professionista di riferimento. La procedura sarà quella dell’asta telematica sincrona mista, quindi con offerte sia on line che cartacee. Ad illustrare le misure adottate dal Tribunale di Spoleto interviene il commercialista Marco Locci: Il decreto- legge 8 marzo 2020, n. 11, che ha introdotto misure straordinarie ed urgenti per

LE ASTE PREVISTE PER LUGLIO POSSONO ESSERE SVOLTE POICHÉ ERANO STATE FISSATE PRIMA DELL’EMERGENZA COVID- 19

contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID- 19 per contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’autorità giudiziaria, si è inserito peraltro non prevedendo disposizioni specifiche idonee a tenere conto della peculiarità delle attività proprie nella procedura dell’esecuzione immobiliare, con l’esigenza primaria di contrastare il diffondersi del virus e quindi con il rispetto delle prescrizioni igienico- sanitarie già dettate dall’autorità. Il richiamato decreto legge si è limitato a prevedere un rinvio di tutte le udienze nel periodo ricompreso tra il 9 ed il 22 marzo 2020, stabilendo che nel medesimo periodo tutti i termini processuali nei processi civili pendenti – tra i quali devono annoverarsi anche quelli esecutivi – si intendono sospesi.

Regole igienico- sanitarie e distanziamento sociale

Quanto, invece, al più lungo periodo successivo che va dal 23 marzo al 31 maggio 2020 lo stesso decreto- legge n. 11 del 2020 – spiega il commercialista Locci - ha sostanzialmente demandato ai capi degli uffici giudiziari di valutare le misure organizzative, comprese quelle afferenti la trattazione degli affari giudiziari, idonee a rispettare le indicazioni igienico- sanitarie del Ministero della Salute al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone. Il sistema che si è così sinteticamente descritto è stato applicato anche alla realtà delle procedure esecutive immobiliari le cui attività, in forza delle deleghe ricevute, sono espletate dai CTU prima, dai professionisti delegati e dai custodi giudiziari poi, finiscono con lo svolgersi in buona parte al di fuori degli uffici giudiziari, evitando una pluralità di rapporti in contrasto con la normativa volta a contrastare l’epidemia. Più precisamente il Tribunale di Spoleto, con provvedimento del 12 marzo 2020, ha disposto la sospensione fino al 31 maggio 2020 di tutti gli esperimenti di asta fissati, gli accessi per le visite e le stime degli immobili sottoposti a pignoramento, inoltre con provvedimento del primo aprile 2020 il G. E. ha disposto la sospensione di tutti i pagamenti relativi alle rate con ripristino a decorrere dal mese di giugno, nonché la sospensione del pagamento del saldo prezzo sempre fino al 31 maggio.

Delegati alle vendite: un nuovo compito

Infine, sempre con provvedimento del 5 maggio scorso, il Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Spoleto, visto quanto disposto dall’art. 54 ter della Legge 24 aprile 2020 N. 27 che ha previsto la sospensione di sei mesi (fino al 29 ottobre 2020) di ogni procedura esecutiva riguardante l’abitazione principale del debitore (persona fisica) o dei suoi familiari dove dimorano abitualmente, “dispone che i Delegati alle vendite ed il custode giudiziario si attivino per verificare ogni caso in cui si possa operare la sospensione necessaria, a prescindere dall’iniziativa dei debitori e, in caso di riscontro positivo, riattivare le vendite solo successivamente al periodo di sospensione, viceversa nel caso in cui nelle procedure esecutive non sia ancora stato emesso il provvedimento che autorizza le vendite, sarà onere del debitore far rilevare i casi in cui opera la sospensione necessaria, non potendosi desumere lo stato di fatto della dimora abituale dagli atti di causa”. È stato inoltre aggiunto – conclude il commercialista Locci – il comma 1bis all’art. 103 del Decreto Cura Italia (che tratta della sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi), che stabilisce la sospensione di tutte le esecuzioni immobiliari; tale regime, all’inizio previsto fino al 30 giugno 2020, adesso viene prolungato fino al 1° settembre 2020. Il periodo di sospensione di cui al comma 1 trova altresì applicazione in relazione ai termini relativi ai processi esecutivi e alle procedure concorsuali, nonché ai termini di notificazione dei processi verbali, di esecuzione del pagamento in misura ridotta, di svolgimento di attività difensiva e per la presentazione di ricorsi giurisdizionali.